mercoledì 4 settembre 2013

Le oscillazioni del gusto in campo artistico.


La godibilità di un'opera d'arte, sia essa pittorica, letteraria o musicale, non  corrisponde al suo valore immutato nel tempo, ma caso mai a differenti modi d'uso e di "captazione" che corrisponde alle diverse personalità di chi giudica l'opera.
Le sensibilità evocate non sono immutabili nemmeno nello stesso artista che si fermi ad assaporare il proprio operato a distanza di tempo.
Desidero portarvi un piccolo esempio:
molti anni fa spinta da un’emozione negativa personale, dipinsi una donna manovrata dalla mano di un ipotetico burattinaio, senza entrare nel merito del risultato tecnico peraltro abbastanza discutibile, 
cercai di imprimere sulla tela la mia sensazione di frustrazione nel vivere il rapporto con chi cercava
di scegliere per me la strada da percorrere.
Il quadro trovò subito un estimatore che con molta probabilità si trovava in situazione empatica col mio sentire, ma può anche darsi che invece l’emozione generata in lui avesse un' altra radice, forse si identificava  nel burattinaio, oppure i colori rosso bruni adoperati evocavano in lui situazioni piacevoli da ricordare o ancora, chissà, era quello che cercava da tempo per armonizzare la parete del salotto col divano rosso!
Rividi la stessa opera a distanza di una decina d’anni, la mia tecnica nel frattempo si era parecchio affinata per cui fui quasi tentata di disconoscerla.
L’ho rivista qualche mese fa a distanza di altri dieci anni e ho notato cose che non avevo io stessa notato mai: una certa rigidità della figura femminile che ha subito suscitato in me  una emozione rinnovata e adeguata al mio vivere attuale: io rigida perché non mi faccio manovrare.
Ecco quindi perché nessuno può dire  a un altro con cosa alimentare la propria anima, sia esso un dipinto, sia una poesia o una musica.
Non esiste una università che possa darci un titolo per acquisire maggior gusto rispetto ad altre persone.
Posso restare indifferente davanti a un affresco del Tiepolo  oggi e domani sentirmi rapita dal giallo di un suo drappeggio; oggi mi emoziono a sentire un’opera verdiana, domani  voglio emozionarmi con Lucio Battisti.
Ergersi a giudice della espressività umana  senza mettere in conto le oscillazioni del gusto equivale alla pretesa di uniformare la società a un unico sentire: il proprio.

 Shikanu'

martedì 3 settembre 2013

un filo conduttore ....sempre quello.....



"Tieniti al lato più luminoso del dubbio"
 lo disse Alfred Tennyson 

Mi piace mitigare il dubbio, se sia la poesia che ispira le altre forme d'arte piuttosto che il contrario, pensando che quando le arti si intrecciano fra loro, dando vita a sinergie emozionali, non sia altro che un passaggio di luce unica che attraversa squarciandolo l'enigma di ciascun artista e si veste di parole, colori, forme e suoni che a volte il dubbio lo sciolgono e che spesso invece lo complicano ma non è forse fonte di ispirazione ogni nuovo nodoso e indeterminato cruccio?
Non è forse quella luce fulminea il filo conduttore, sempre quello, che ci spinge a indagare nel buio per coglierne almeno un riflesso?
Shikanu'

lunedì 2 settembre 2013

poesia e immagini

"Solo la poesia ispira la poesia". Mi sono sempre chiesta quanto ci fosse di vero in questa affermazione di Ralph Waldo Emerson e sono giunta alla conclusione, senza alcuna pretesa di essere in possesso di una verità assoluta, che nulla è più facilmente dimostrabile in campo artistico di questo concetto. La poesia non è solo quella che si scrive, o solo quella che si legge e canta, la poesia è quel linguaggio danzante tipico dell'essere umano che costituisce una sublime forma comunicativa dove prima delle parole, prima dei segni, prima dei suoni si sentono e si mettono in gioco le emozioni dell'anima.
 In tanti, fra poeti, pittori, scultori, musicisti e filosofi, hanno tentato di capire quale fra le arti umane fosse la più indipendente o efficace dal punto di vista comunicativo. La poesia lascia a ciascuno la possibilità di immaginare la scena mentre un dipinto o una scultura o una foto, forse in tempi passati potevano sembrare limitati soprattutto se all'arte veniva attribuito il ruolo di strumento per "illustrare" le cose già esistenti. Oggi sappiamo che l'arte è qualcosa di più di questo e sempre più spesso notiamo poeti che si servono di opere d'arte visiva per rafforzare il senso dei loro scritti e per contro notiamo artisti di arti visive supportare le proprie opere con poesie che ne definiscano più compiutamente il senso."
 Shikanu'